CERCHI SPIRITUALI PER MAMME 
Articolo di Costanza Giagnoni

Ultimamente il termine “benessere spirituale” sembra essere diventato una vera e propria tendenza. Ma di cosa si tratta? E come diventiamo spiritualmente sani? 

Il “benessere spirituale” ha a che fare con il significato e lo scopo che diamo alla vita.

La spiritualità implica il riconoscimento che c’è qualcosa di più grande di noi, qualcosa di più della nostra esperienza sensoriale, qualcosa che va oltre i nostri bisogni biologici che guidano egoismo e competitività. Significa sapere che siamo una parte significativa di un qualcosa di più grande, che è di natura cosmica e divina.

La spiritualità non va confusa con la religione, anche se per qualcuno le due possono coincidere. Mentre la spiritualità è “un senso di connessione con l’universo e con un potere superiore”, la religione può essere definita come “un sistema organizzato di culto che crea una struttura di relazione con l’universo ed un potere superiore”.

La spiritualità implica l’esplorazione di temi come l’amore, la compassione, l’altruismo, la generosità, la vita dopo la morte, la saggezza, la fiducia e la verità.

3. consulenze e incontri
Immagine di Eva Montanari

Gabor Mate, medico e autore canadese, specializzato in dipendenze, traumi, sviluppo infantile e relazione tra stress e malattia, parla di trauma e risveglio spirituale con A.H. Almaas. Autore, maestro spirituale e fondatore del Diamond Approach, un percorso spirituale che integra la psicologia contemporanea con la spiritualità. Sono d’accordo: un trauma che non viene curato, interferisce con lo sviluppo spirituale.

Il viaggio spirituale comporta inizialmente guarigione. Quando lavoriamo per guarire i nostri traumi, piccoli e/o grandi, ci diamo la possibilità di sviluppare un atteggiamento positivo. Siamo meno vincolati dalle difese dell’ego e siamo in grado di sviluppare una sicura autostima, fiducia di sé e capacità di amore e compassione.

Al fine di poter progredire, lo sviluppo della spiritualità generalmente richiede pratica e disciplina. 

Le pratiche tradizionali dello Yoga come posture, meditazione, esercizi di respirazione, canti, connessione con testi sacri, cerimonie e rituali, sono pratiche spirituali. 

Un modo efficace, energico ed affascinante per lavorare su guarigione e spiritualità è attraverso cerchi per donne.

Questi sono spazi in cui le donne possono sedersi insieme in cerchio, praticare, parlare ed ascoltare. Non è terapia, non si danno consigli né giudizi. È semplicemente uno spazio sicuro dove poter essere vulnerabili. Un luogo dove sentirsi ascoltati, protetti e capiti. Uno spazio per prendersi una pausa dalle tante responsabilità, libero da giudizio, competizione, aspettativa, pressione od opinioni. Uno spazio per poter riconnettersi con se stessi. Un luogo non gerarchico, dove tutti i partecipanti sono insegnanti e studenti, ed imparano gli uni dagli altri.

Quando le donne siedono in cerchio, si connettono all’universo ed al potere del femminile che è in noi stessi ma spesso dimenticato.

Quando madri siedono insieme, non creano solo uno spazio per la loro guarigione, crescita spirituale e benessere ma anche uno spazio per la crescita spirituale dei loro figli, delle loro famiglie e della società. Una società sana in cui l’aspetto femminile della vita (musica, arte, estetica, amore, gioia, creatività…) è importante quanto l’economia, la scienza, la tecnologia, la razionalità… Dove l’utile e il bello hanno lo stesso valore e tutte le donne e gli uomini possono attingere armoniosamente a queste dualità.

La dottoressa Lisa Miller, professoressa, ricercatrice e psicologa clinica, meglio conosciuta come studiosa di ricerca sulla spiritualità in psicologia, ha scoperto che “quando madre e figlio sono entrambi spirituali, il bambino/a è all’80% protetto da depressione, rispetto a madri e figli non spirituali, o madri e figli poco spirituali. In altre parole, è 5 volte meno probabile che un bambino/a sia depresso quando un approccio alla vita spirituale viene condiviso con la madre“. Questa ricerca mostra che la spiritualità non è solo un enorme fattore protettivo, ma è il più grande fattore protettivo nel corso di un’intera vita.

Quando pratichiamo spiritualità miglioriamo la nostra salute mentale, il nostro sistema immunitario e la nostra longevità. Ci prendiamo una miglior cura di noi stessi, dei nostri figli, delle nostre famiglie, della società e del mondo in cui viviamo.

Costanza Giagnoni e’ un embodied wellbeing coach.

Avendo lavorato per due anni in KPMG Italia e per piu di dieci anni in Google Irlanda, Costanza ha sviluppato una piena consapevolezza ed un’ esperienza diretta rispetto a tematiche quali stress, ansia e burnout derivanti da ambienti altamente competitivi ed aspettative di continue prestazioni elevate.

Durante questi anni Costanza ha investito nella propria formazione. Si e’ qualificata come insegnante di Yoga e Reiki ed ha avuto la possibilita’ di studiare con alcuni dei piu’ grandi specialisti di wellbeing nel mondo. Lino Miele, fondatore della federazione di Ashtanga Yoga, Chade-Meng Tan, fondatore dell’instituto di leadership Search Inside Yourself e Sudhir Tiwari del Kaivalyadhama Yoga Institute, il piu’ antico instituto Yoga di ricerca scientifica.

Costanza e’ stata promotrice dell’utilizzo di pratiche olistiche nell’ambiente aziendale, come strumento di wellbeing. Pratiche rivolte a preservare e migliorare la salute, stimolare il potere di auto-guarigione del corpo, ridurre stress e ripristinare benessere ed equilibrio di corpo mente e spirito.

Dopo la nascita di suo figlio Costanza ha fondato “Mother I Feel You” nel 2021. Un servizio di consulenza per donne che tramite l’utilizzo di pratiche olistiche come mindfulness, reiki, yoga, meditazione, tecniche di respirazione ed ayurveda, supporta mamme, in ogni fase del percorso di maternita’, a predersi cura di se e navigare il passaggio ad una nuova identita’.

Il lavoro fatto in India nel 2013 in un orfanotrofio e per una ONG per i diritti delle donne, ha segnato l’inzio del percorso spirituale di Costanza. “Il percorso del self, through the self, to the self” come viene descritto nel Bhagavad Gita, l’opera classica più famosa della letteratura religiosa indiana.

motherifeelyou.com
www.instagram.com/costanzagiagnoni

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