LA VOCE NELLA GESTAZIONE E NEL PARTO

Articolo di Alice Massei

Nel 1982, quando sono nata, erano pochissimi gli ospedali dove si praticava la nascita rispettosa e senza violenza. Ho avuto la fortuna di nascere a Fiesole, in uno dei primi ospedali dove praticavano la tecnica del Dott. Leboyer, nello sconvolgimento generale dei miei nonni, non abituati a questo tipo di approccio ( così naturale) ma nella ferma convinzione dei miei genitori, di volere per loro e per me un arrivo sulla terra dolce.

La musica mi ha accompagnata da sempre, da quando mio padre accompagnava mia madre incinta ai piedi di una fonte sacra e cantava per noi, fino alla musica che avevano scelto di ascoltare in sala parto (impensabile in un ospedale istituzionale).

Da quando ho ricordi, la musica e il canto mi accompagnano, tanto che ho deciso di far diventare tutto questo il mio lavoro, prima con il teatro e in seguito come cantante e voce terapeuta.

Quando sono rimasta incinta lavoravo come cantante a tempo pieno, ho cantato fino alla fine dell’ottavo mese, cullando il mio bimbo in una vibrazione continua. Dopo averlo messo al mondo, avendo vocalizzato in maniera assolutamente istintiva, ho iniziato ad indagare sul tema della voce nella gestazione e nel parto, scoprendone i benefici per il nascituro e per la madre.

gola utero
Photo dal web

 

PERCEZIONE DEL SUONO NELL’UTERO MATERNO

Al principio, solo esiste il ritmo del battito del cuore, il flusso della respirazione, i suoni della 
digestione e la marea dei movimenti del liquido amniotico.
In seguito, arriva una vibrazione nuova, il suono della voce della madre, che cullerà e muoverà l’acqua per i nove mesi della gestazione.

Il suono arriva al feto attraverso la colonna vertebrale della madre, che costituisce un ponte vibrante tra la laringe e la pelvi, e il bebè riceve i suoni ancora prima che il suo apparato uditivo sia formato.

Il piccolo essere che si sta formando, riceve la vibrazione sonora attraverso le cellule della sua pelle, dei suoi muscoli e delle sue articolazioni. Alla 14 settimana di gestazione il suo apparato uditivo si forma completamente ed inizia a filtrare i vari suoni, inizia a percepire la voce di sua madre a 24 decibel, mentre tutte le altre voci all’esterno a 12 decibel.

Al di là della vibrazione sonora e delle sensazioni fisiche che il piccolo riceve, saranno le sensazioni, le emozioni e le intenzioni della madre ad essere percepite dal bebè, e sarà così che avverrà la sua prima percezione del mondo extrauterino.

La voce della madre sarà la grande referenza che vincola il bebè dentro l’utero, con l’esterno.
Sarà la sua voce che riconoscerà nel momento del parto, questa voce che lo guiderà nel momento del suo arrivo alla vita, che lo cullerà tra le sue braccia sicure.

La voce della madre è il filo conduttore tra questi due mondi, il filo invisibile che unirà madre 
e figlio per sempre e li aiuterà a riconoscersi. 
Cantare al bebè già dai primissimi mesi di gestazione, creerà un ponte di sicurezza che nel momento del parto sarà come un faro che guiderà il bambino.
Il canto della mamma per il suo bimbo è una delle prime e più antiche forme di dimostrazione dell’ amore. il canto dei genitori lascerà un segno indelebile che li unirà per sempre nella vita, questo perché il canto si ancora in una parte del cervello primitiva, il ricordo delle ninnananne e dei canti appresi fin dai primi mesi di vita, rimarranno impressi nella memoria fino alla fine dei nostri giorni su questa terra, incredibile vero?

INTONAZIONE VOCALE COME RISORSA NELLA GESTAZIONE E NEL PARTO

L’intonazione vocale nella gestazione e nel parto, sono uno strumento potentissimo per affrontare tutto il processo della creazione in maniera armonica e cosciente. Vocalizzare riporta immediatamente alla coscienza del corpo, aiuta a dissolvere la tensione, estendere la respirazione e ad ossigenare. 
Questa pratica offre alla madre, la possibilità di esprimere le sue emozioni e sensazioni attraverso la sua voce, ad ancorarsi nella presenza al luogo più profondo del suo ventre e transitare le onde delle contrazioni, abbracciando e accompagnando il suo bimbo alla nascita. 
Durante la gestazione si possono sperimentare tutti i suoni vocalici, attraverso anche il canto Carnatico (frammento di una scala infinita della musica tradizionale dell’India del sud).
La pratica dei suoni vocalici durante la gestazione, permette infatti di arrivare al momento del parto avendoli automatizzati e ad usarli in maniera naturale al bisogno.
Nel momento del parto, le vocali più indicate da usare sono la A e la O, che favoriscono l’apertura e il rilassamento della mandibola che è direttamente connessa con l’apertura del collo dell’utero.
Una pratica estremamente bella e profonda da fare durante la gestazione è l’intonazione congiunta di coppia, perché crea un avvicinamento familiare, la triade mamma, papà, figlio. Il papà può cantare direttamente sopra al ventre della mamma, creando una comunicazione a livello vocale e tattile.
A livello fisico cantare ci aiuta a tornare alla respirazione profonda e naturale, fattore di vitale importanza per prevenire la fatica dell’utero e la mancanza di ossigeno nel parto. In più, favorisce la coscienza del corpo e ci aiuta a recuperare la connessione con la bocca, la lingua, la mandibola e tutti gli organi implicati nel momento del parto.
La voce nel parto è un analgesico naturale (favorisce la produzione di endorfine) e facilita il lavoro del parto aiutando a rilassare la muscolatura del pavimento pelvico nella dilatazione e aumentare la forza di spinta nella fase espulsiva.
A livello emozionale e psicologico è il mezzo più diretto per esprimere sentimenti ed emozioni, in questa tappa di cambiamento costante.
Vocalizzare ci aiuta a spegnere la mente razionale che continua a ripeterci “Io non posso” e ci mette in connessione con la nostra memoria mammifera, con il corpo e il sentire.
Cantare per se stesse, per il bambino, in coppia e nei cerchi con altre donne e altre famiglie, sono esperienze che creano sicurezza, conforto e benessere, rinforzando il vincolo madre figlio creando un mondo sonoro sicuro che li unirà per la vita.

Auguro un buon canto a tutte le famiglie che sceglieranno di sperimentare questo potente mezzo di connessione profonda con il proprio essere e con il proprio bambino, con la speranza che questo approccio al parto raggiunga molte più persone e diventi la normalità.

Alice Massei, madre, cantante e terapeuta vocale, facilita corsi di voce terapia per donne incinte in presenza a Fuerteventura (Isole Canarie) e online con percorsi individuali in europa e america latina, dove aiuta e accompagna le donne a scoprire il potere curativo e trasformativo della loro voce e a riconnettersi con il piacere di partorire attingendo alla forza naturale che ogni donna possiede al suo interno.

Instagram: @aliceylavoz
Email: alice.massei@gmail.com

3 1 vote
Article Rating
Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments